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Crescere e andare nel mondo con un senso di solidità non è sempre facile. Può capitare, è normale, di trovarsi a un punto della propria esistenza in cui ci si sente smarriti, bloccati nelle difficoltà, disorientati, con la sensazione di non andare né avanti né indietro o di essere in balia degli eventi. A tutto questo si possono aggiungere ansie, paure, rabbia, senso di vuoto…
In questi momenti può essere molto complesso affrontare da soli queste difficoltà e uscirne. La psicoterapia è un cammino a due, che ha l’obiettivo di aiutare chi è in difficoltà ad uscire da un momento di empasse. Fare un percorso di terapia significa essere accompagnati alla scoperta delle proprie ferite, ma ancora di più ala ricerca e riscoperta delle proprie risorse, che per un motivo o per l’altro sono “bloccate”.
Tra le risorse che ogni essere umano ha certamente a disposizione c’è la capacità di chiedere aiuto. Tendere una mano verso l’altro quando si ha bisogno non è segno di debolezza, ma anzi è un atto di coraggio e di fiducia. Per questo motivo ho scelto, in apertura a questo sito, l’immagina della mano tesa. Credo che sia molto rappresentativa di questa idea che ho della terapia: tendere la mano per chiedere aiuto e incontrare una mano aperta, pronta ad accogliere e sostenere.
Di seguito provo a sciogliere alcuni dubbi che spesso le persone hanno in merito alla psicoterapia.
- Andare in terapia non significa essere “matti”. Solo una parte delle persone che si rivolge a uno psicoterapeuta o a uno psicologo soffre di disturbi psichici: molte persone richiedono aiuto per ricevere sostegno di fronte a momenti difficili della vita, anche circoscritti. Allo stesso modo, andare in terapia non significa essere deboli. Come ho detto sopra, ci vuole molto coraggio e una buona dose di forza di volontà per affidarsi a qualcuno.
- Ciò che un professionista può offrire di diverso rispetto all'aiuto di un amico è un approccio professionale ai problemi che portiamo, dove si uniscono esperienza e conoscenza, oltre a un atteggiamento empatico, ma allo stesso tempo esterno alle dinamiche affettive, in cui l'attenzione è concentrata sul paziente. Confrontarci con i pari e le persone a noi care è fondamentale. Allo stesso modo, può essere altrettanto importante avere un orecchio e un occhio esterno, che senza giudizio ci faccia sentire al sicuro nel mostrare le nostre fragilità.
- La parola è il mezzo attraverso il quale costruiamo la realtà, ed è proprio per questo che parlarne ci permette di cambiare il modo in cui attribuiamo il significato al mondo, modificando di conseguenza il nostro modo di vivere gli eventi e affrontarli.
- Ancora di più, oltre cosa diciamo è importante come diciamo e ci vengono dette le cose. Questo aspetto è ciò che fa parte di quella che chiamiamo relazione. E la buona qualità di una relazione è l’aspetto centrale perché una psicoterapia funzioni (è provato da molti studi in merito).
- Possiamo cambiare gran parte dei modi in cui ci comportiamo, sentiamo o viviamo la realtà, perché ciò che siamo e quello che facciamo non è scritto a priori e determinato in modo immutabile: ognuno di noi ha la responsabilità di come si comporta e soprattutto le risorse e le capacità per cambiare e scoprire nuovi modi di agire.
- La durata di un percorso psicoterapico non è determinata a priori, ma viene definita insieme dal professionista e dal paziente, in funzione dei bisogni e delle necessità di quest'ultimo. Sta alla professionalità del terapeuta aiutare il paziente a capire quando continuare o quando interrompere, ponendo al centro dell'attenzione il benessere del paziente e non il proprio vantaggio economico
- Alcune persone sono reticenti a iniziare un percorso di terapia perché temono di diventarne dipendenti. Partiamo dal presupposto che esiste una forma di dipendenza buona (ad esempio quella di un neonato nei confronti della madre) e una meno buona (ad esempio quella nei confronti del partner o di una sostanza). Compito del terapeuta non è fare al posto dell’altro e sostituirsi a lui, ma piuttosto aiutarlo a riscoprire delle risorse “bloccate”, per andare nel mondo con un passo nuovo e più sicuro. Essere indipendenti o autonomi non significa fare sempre tutto da soli: l’autonomi è la capacità di prendersi cura di sé, e questa passa attraverso il saper riconoscere se e quando è il caso di cavarcela da soli e se e quando è il momento di chiedere aiuto.
-Il benessere psicologico è spesso sottovalutato, ma in realtà investire in questo ambito ha la stessa importanza di un investimento nell'ambito della prevenzione e della cura medica. Anzi, spesso il nostro benessere mentale aiuta a migliorare anche quello fisico, poiché molte volte certi problemi di natura fisica hanno una base psicologica ed emotiva.
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